Lo scorso 16 aprile è stato firmato il protocollo d’intesa che avvia un percorso di collaborazione strutturata volto a studiare i consumi sanitari privati territoriali attraverso l’uso del campione rappresentato dagli iscritti al nostro Fondo sanitario integrativo.
L’approvazione di questo progetto è stata l’occasione per illustrare anche i dati del brillante bilancio 2018, che registra un +20% degli iscritti e un +30% di rimborsi erogati rispetto al 2017.
Si rafforza la visione di “Fondo Differente” che i promotori del Fondo stanno implementando.
In primo luogo, la natura integrativa e non sostitutiva del Sistema Sanitario Pubblico: quasi il 70% del budget complessivo è destinato a prestazioni non coperte o parzialmente coperte dal pubblico (ad es. l’odontoiatria) e all’accantonamento per il progetto sulla non autosufficienza; la media nazionale è del 38%.
In secondo luogo, il modello “autogestito”, disegnato intorno ad un uso massiccio delle tecnologie informatiche e senza il ricorso all’intermediazione assicurativa, ha fino ad oggi sempre contenuto entro il 10% il peso dei costi di gestione, a fronte di una media dei fondi nazionali tra il 20 e il 25%.
Quanto alle direttrici di sviluppo futuro, tre sono i “cantieri” di lavoro avviati per rafforzare il ruolo di Sanifonds nel sistema di welfare locale: nel breve periodo, l’integrazione con il Fondo Sia 3 dei dipendenti artigiani, a seguito della quale Sanifonds supererà i 53.000 iscritti e il rilancio del programma di iscrizione dei familiari tramite il progetto Juniorfonds, che mira a incentivare l’ingresso dei figli nel Fondo; nel medio-lungo periodo, lo sviluppo del progetto per l’integrazione della copertura pubblica in tema di non autosufficienza, per la quale il Fondo intende mettere a disposizione dei policy makers provinciali e regionali un modello tecnico disegnato sul nostro territorio e che valorizzi anche le sinergie con gli altri attori (in primo luogo Pensplan e Laborfonds).